Cayambe

La pianta è originaria del Perù, ha uno sviluppo basso e compatto e produce i tipici frutti allungati, che nel periodo di maturazione passano dal verde brillante al rosso intenso. Questi peperoncini crescono rivolti verso l’alto, a mazzetti, e creano un piacevole effetto ornamentale. Il Cayambe può essere coltivato sia in vaso che in campo e la sua vivacità ornamentale lo rende un’ottima decorazione per le bordure di aiuole e giardini. Raggiunge mediamente 7.500 gradi della scala Scoville.

Cayambe

La pianta è originaria del Perù, ha uno sviluppo basso e compatto e produce i tipici frutti allungati, che nel periodo di maturazione passano dal verde brillante al rosso intenso. Questi peperoncini crescono rivolti verso l’alto, a mazzetti, e creano un piacevole effetto ornamentale. Il Cayambe può essere coltivato sia in vaso che in campo e la sua vivacità ornamentale lo rende un’ottima decorazione per le bordure di aiuole e giardini. Raggiunge mediamente 7.500 gradi della scala Scoville.

Averne cura

Il terreno ottimale per questa pianta è molto permeabile, profondo e ricco di componenti organiche. Diversamente da altre specie di peperoncini, che soffrono già sotto i 15°, tollera bene le temperature più fredde, ma non le gelate. Si consiglia di trapiantarlo in zone assolate, o spostarlo con il vaso, dalla primavera all’estate. Va irrigato senza eccedere, facendo attenzione a non bagnare le foglie, sensibili a eventuali infezioni fungine.

Storia e curiosità

I regnanti di Spagna, prima potenza a giungere nelle terre d’origine del Cayambe, avevano in mente di creare un grande giro d’affari commercializzando questo peperoncino (e altri) ma rimasero delusi quando si scoprì che la pianta attecchiva e si diffondeva senza problemi in Europa.

Usi e proprietà

Il cayambe è ottimo per preparare olii aromatizzati piccanti, salse, creme spalmabili e marmellate. Anche fresco e intero adorna e insaporisce pietanze a base di carne e pesce. È ricco di vitamine C ed E oltre che di capsaicina, ed è una delle varietà di cui più si sta valutando l’uso in farmacologia poiché, oltre a proprietà ben note comuni a altri peperoncini, si stanno verificando i suoi effetti antistaminici e antiallergici.