Artemisia Dracunculus

Il dragoncello appartiene alla famiglia delle Asteraceae e dalla sua zona di origine nell’Asia Centrale si è diffuso in tutta la fascia temperata di Europa e America. Cresce in cespugli perenni dell’altezza di circa un metro che sviluppano fiori verdi-giallastri. Le sue foglie, sottili, lucenti e di un verde scuro sprigionano un aroma forte simile all’anice con una nota salata e piccante.

Artemisia Dracunculus

Il dragoncello appartiene alla famiglia delle Asteraceae e dalla sua zona di origine nell’Asia Centrale si è diffuso in tutta la fascia temperata di Europa e America. Cresce in cespugli perenni dell’altezza di circa un metro che sviluppano fiori verdi-giallastri. Le sue foglie, sottili, lucenti e di un verde scuro sprigionano un aroma forte simile all’anice con una nota salata e piccante.

Averne cura

È una pianta resistente che predilige le zone soleggiate, può quindi essere coltivata in vaso su balconi e terrazze, scegliendo terreni ben drenati. Le irrigazioni devono essere sporadiche e coprire solo i periodi di prolungata siccità.

Storia e curiosità

La sua diffusione dalla zona d’origine nell’Asia centrale avvenne seguendo le rotte via terra dei pellegrini e dei crociati che andavano e tornavano dalla Terra Santa. Il nome sembra dovuto alla conformazione delle radici che ricordano serpenti intrecciati e, nelle credenze popolari, la pianta era efficace per curare i morsi velenosi dei rettili.

Usi e proprietà

Il dragoncello è molto utilizzato nella cucina tipica russa, centro-europea e soprattutto francese, insaporendo piatti semplici a base di uova, pesce e formaggi. Il suo aroma intenso con note salate e piccanti la rendono un eccellente sostituto di sale e pepe nelle diete iposodiche quando insorge l’ipertensione. I decotti di dragoncello sono antispasmodici, lenitivi e analgesici. Le pianta è così ricca di sali minerali e Vitamina A e C che anche masticando direttamente le foglie se ne trae giovamento.