Satureja Hortensis

La santoreggia è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Ha un portamento a cespuglio, foglie strette lanceolate coperte da una leggera peluria e in estate sviluppa fiori rosa, bianchi o con lievi sfumature azzurrine. È originaria dell’Europa mediterranea e dell’Asia sud occidentale.

Satureja Hortensis

La santoreggia è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Ha un portamento a cespuglio, foglie strette lanceolate coperte da una leggera peluria e in estate sviluppa fiori rosa, bianchi o con lievi sfumature azzurrine. È originaria dell’Europa mediterranea e dell’Asia sudoccidentale.

Averne cura

Pur adattandosi a ogni tipo di collocazione, la pianta gradisce terreni ben drenati che impediscano ristagni. Non teme il freddo purché le temperature sotto lo 0° non siano prolungate e in tal caso è meglio coprire il terreno per proteggere l’apparato radicale. Solo in estate è preferibile una irrigazione regolare.

Storia e curiosità

Furono i romani a utilizzare in maniera massiccia, diffondendola in tutto l’impero, la santoreggia per scopi culinari e officinali. I greci attribuivano a quest’erba un effetto afrodisiaco e la ritenevano sacra per il dio Dioniso. Anche per questo motivo nel medioevo era vista di cattivo occhio, quando non vietata, la sua coltivazione negli orti dei monasteri.

Usi e proprietà

L’uso in cucina è diffuso e apprezzato specie nelle pietanze a base di carni rosse e legumi. Contiene, come altre piante della stessa famiglia, il carvacrolo che ha effetti antimicrobici, antisettici e antiossidanti. Il decotto di santoreggia essiccata offre un aiuto nei problemi di spasmi intestinali, nella cattiva digestione e nelle alterazioni della flora batterica intestinale. Gli infusi con santoreggia sono un ausilio naturale durante le coliche renali perché previene, coi suoi principi antisettici, eventuali infezioni e complicazioni.